giovedì 8 marzo 2012

La Lezione di Pilates

E' ora di dare una botta di vita a questi post...ammetto signore e signori di avere una forte propensione alla scrittura in momenti di pura tristezza - malinconia - depressione - ossessione - compulsione al dolore e giu di lì e concordo con voi sul possibile cambio di nome del blog ad un onestissimo tagliamocilevene.blogspot.com...ma state tranquilli...mi sto curando!!! (con pillole di scarpe e sciroppo di buon libro sul comodino e crema di sorridoalmondoancheseunpo'schifomifa) e mi ripropongo di rendere questo blog più piacevole...soprattutto per me stessa e per i miei ricordi! 
Possibile mai che io abbia un elenco di ricordi emotivamente "spiacevoli" e nemmeno uno BELLO?!??!NOOOSSSIFA.NOOOOOOSSSSIFA.
Mi impegno ad una equa parziale rehab da assuefazione alla malinconia. Chi ha detto che la malinconia non va bene mai???non amarla sarebbe come non amare un cielo scuro e denso di nuvole grosse con quella luce unica che filtra all'improvviso e ci riempie il mondo in un secondo per scomparire all'improvviso dopo un po' che ci siamo piacevolmente abituati alla sua presenza facendoci sentire soli...ECCO.LO VEDETE?è UN ATTIMO A RICASCARCI.
indi...andiamoci cauti e ricapitoliamo un momento...
riflettevo oggi durante la lezione di pilates...
già....
la lezione di pilates....
se vi state chiedendo un tipo come me cosa  ci vada a fare a lezione di pilates onestamente non lo so nemmeno io...che poi io non la so fare quella cosa della respirazione.E' contro natura. A me se gonfio la pancia ispirando viene solo una voglia, altro che ispiiiiiiraaaaaa eeeeeeespiiiiraaaaa mmmaaaantiiiiieeeniiii. Mantengo che????! Non mantengo niente!
E poi io non mi concentro con tutti quei IIIIIIIIIIIIIHHH FFFFUUUUUU IIIIIIIIIIIIIIH FFFFUUUUUU. Signori uomini insomma...non è che siete più uomini se il vostro FUUUUUU si sente fino al tapisroulant quello in fondo a destra.
E poi se il giovine dai tatuaggi crociati che ci fa lezione...beh...se sta più incriccato di me, io che speranze ho che non stendo la gamba manco se me la tira una gru? e poi sappia che le mani a terra io non ce le metterò mai. (mi fa pure schifo quel pavimento sporco fintolegnoikeatimontointreminutiemirompoindue).
E poi se la signora d'altri tempi per passare dalla posizione quadrupeda(...)alla posizione sogliola sul tappetino si accartoccia e si rotola in un tempo infinito in cui tutti quanti sono già ritornati nuovamente alla suddetta posizione quadrupeda. AHAHHAHA.(scusate).però.come si pretende che io rimanga seria????
E poi se la tipa...anzi no a te parlo per direttissima, a te tipa"ma tuuu c'haai unaaa faccia cooonooosciiiuuutaaa dooove tiii hoooo viiistoooo"che fai finta di non ricordarti chi sono mentre io mi ricordo di te e mi ricordo perfettamente che mi stai antipatica a te intimo di smetterla di ridere senza capire ai miei commenti troppo sottovoce e alle mie battute intime e personali FINELL perchè io co te amicizia non la voglio fa.
IIIIIIIIIIIIHHH FFFFFUUUUUUUU A TE E A TUTTA LA RAZZA TUA.

dunque riflettevo oggi durante la lezione di pilates che la mia tendenza alla sofferenza è un modo di punirmi per il mio condurre una vita di cui non sono sicura. 
voi siete sicuri di tutto?
del piede con cui scendete dal letto la mattina?delle mutande che indossate?della necessità di coordinare il reggiseno?(uomini voi avete un sacco di problemi in meno si sa.) della strada da fare per andare al lavoro? di dove tenere la mano che non usa il mouse?(in mezzo alle cosce al caldo per tutta la vita...ogggesù non siate maliziosi) di quale punto dello schermo fissare fingendo di essere assorti nel lavoro? di quale punto della stanza fissare fingendo di essere assorti in voi stessi?se andare a correre o andare in palestra o dormire a pilates?se ispirare espirare mantenere rilasciare o fare almeno 4 esercizi di fila senza distrarsi con ispirareespriraremantenererilasciare?se fare il conto preciso di quanti gustosi amabili carboidrati si eviteranno a pranzo con finto fare soddisfatto o se mangiare panepastatuttodeltuttoditutto smettendola di annusare le molliche morbide rotolate sul tavolo ingurgitando fettine di fesa di tacchino come fosse gustosa mortadella fresca?se poggiarsi sul divano giusto due minuti o far si che diventino 20 e non riuscire mai più a farsi tornare la voglia di mettere piede fuori casa per andare al lavoro?di quale traiettoria sicura fare per evitare tutti quelli che non volete incontrare?di quale libro leggere, se quello in inglese o quello dello scrittore che vi piace che vi deluderà o quello dello scrittore emergente che vi sorprenderà o quello buddista che non vi fa solo incazzare?se mandare a cagare i vostri padri onniscienti le vostre madri che fanno spesso e soprattutto volentieri affermazioni improprie i vostri fidanzati/e emotivamente inaffidabili?se mandare a cagare i vostri stessi contorti pensieri che vi portano a far diventare un semplice blog un susseguirsi poco chiaro di cose poco chiare?e del lato del letto in cui andate a dormire?

beh io non sono sicura di niente.
forse del lato del letto si ma solo perchè l'altra metà è occupata da vestiti ammassati che giorno per giorno non ricordo di sistemare nell'armadio....
ero sicura di volere una vita fatta in un modo e ora ne faccio una fatta in un altro.ero sicura di voler essere sempre quella che ero e ora non trovo più quella che ero e non sono sicura di quella che sono.
però almeno ora ballo il tango.
:).

non mi rimane che porvi le mie scuse per avervi intrattenuto con questo sproloquio sul perchè dei miei chiari di luna (che camuffava palesemente la mia impellente voglia di dirvi che ballo il tango con sommo piacere....)
vado a sistemarmi nel piumone (lato destro)....
buonanotte a tutti!
la vostra dani




sabato 21 gennaio 2012

Desires

sometimes what you need it's just a desire.simple easy sharp straight desire. something you can ask to the untouchable space around you and staying straining your ears for the collision to come. even if is usually the sound of emptiness the only sound you gonna ear. not a crash. not a bam. just an air pocket, just a lapse of memory.
but once you kick it out you gonna believe in that desire for the longest istant of your day as if it was true.as if you could touch it. have it. achieve it. 
and you gonna be happy thinking that asking it makes it real and making it real for a while makes you feel alive for a while.
i just need a desire.simple easy sharp straight desire.
i just need to make it real for a deceitful endless moment.
and when i feel it's so real i'm gonna touch it have it bubble it push it feel it breath it.
otherwise...if you never make a wish it will never be granted, if you never make wishes you will never sniff the lovely scent of life sneaking up on you.



mercoledì 18 gennaio 2012

Spossata dai miei pensieri e dal mio malessere costante. Vedo i miei occhi tristi come se mi guardassi in una foto rubata di me.Vedo il mio sguardo perso che cerca ma non sa trovare.Guardo il rimmel nero che mi sporca il viso e mi sento vulnerabile, a vedermi così piccola e indifesa con i capelli corti e scomposti che non cresceranno più. Quando sono triste ho quel viso da bambina, eppure da bambina non smettevo mai di sorridere.è così brutto in questo tempo che riesco ad essere la bambina triste che non sono mai stata. E tremo per il freddo o forse per i pensieri che mi scuotono come se ci fosse un vento irrequieto che mi possiede non mi lascia andare. Che mi tiene sospesa e poi mi lascia cadere, violento e poi leggero,violento e poi leggero.
Io non mi trovo più, non lo so dove mi sono persa ma non ci sono più.Ogni tanto mi cerco, mi fisso a lungo davanti allo specchio appannato, lo strofino con la mano ma quello che vedo è ugualmente sbiadito. Chissà che pensa il mio riflesso di me, forse preferirebbe andare in frantumi piuttosto che stare lì a fissarmi immobile e subire il mio viso da bambina triste con gli occhi stropicciati che hanno paura.

giovedì 23 giugno 2011

pro e contro delle piccole cose

un vecchietto che piange per la morte del suo più caro amico. con gli occhiali grandi e spessi un po' storti per il troppo strofinarsi gli occhi con le mani grandi. occhi come quelli di un bambino triste. le guance umide e la giacca del vestito sgualcita. vedere l'amore in un'espressione è un'immagine potente.vedere il dolore nel corrucciarsi di un labbro è un'immagine straziante. vedere la sua schiena curva e il suo passo incerto e sentire i suoi pensieri e sentirsi pesante e traballante. inciampare in un'immagine e provare in un secondo l'amore e il dolore per una persona che non c'è più e stare male come se appartenesse a te. provare un senso di tenerezza infinita per due occhi che ne hanno viste tante ma che in quel secondo sono solo gli occhi di un bambino indifeso e inerme davanti ad un'assenza incolmabile.
le piccole cose della vita. le emozioni rubate al mondo. un'immagine è tutto.un'immagine può tutto.un'immagine è indelebile.
la mia vita è fatta di immagini.i miei occhi frugano il mondo e lo depredano avidi dei piccoli attimi che rendono la vita migliore.quegli attimi per cui vale la pena sorridere.quegli attimi per cui vale la pena piangere.
attimi che non sempre ti appartengono e che ti legano per un attimo e per tutta la vita a degli occhi sconosciuti.
stasera provo dolore e piango con quegli stessi occhi stanchi e in cerca di conforto e mi sento persa.
pro e contro delle piccole cose. rubare una gioia imprevista al mondo, provare un dolore intenso e inaspettato , ma sempre e comunque lasciare che le emozioni ti facciano sentire vivo.

mercoledì 25 novembre 2009

una sera perfetta

una di quelle sere in cui non puoi far a meno di scrivere...una di quelle sere in cui esci dal lavoro e sorprendentemente il tuo ipod ti riempie di attenzioni...ti accompagna a casa in un soffio...e l'autista dell'autobus quasi abbozza un sorriso,un ragazzino di colore con gli occhi a mandorla 10 anni più piccolo di te ti scruta ad occhi bassi... i'm a little bit of everything i'm a bitch i'm a lover i'm a sinner i'm a saint...arrivi a casa in un soffio gelido perchè stasera Londra è gelida, sembra quasi che stia per nevicare....una di quelle sere in cui scendi in metro e le porte del vagone si aprono davanti a te, ti siedi e la musica ti porta nel tuo mondo, e gli occhi vagano alla ricerca di dettagli, di storie, di contatti con persone che probabilmente non vedrai più se non per quei pochi attimi tra uno stop e l'altro...e la ragazza carina davanti a te chiude gli occhi stanca e li chiudi anche tu and...Now that you're right here,Let me whisper in your ear Now that you're listening,Let me tell you how I feelI've been trying to formulate The perfect words the perfect way I can't hold it back no more I gotta let you know today It's Simple (What more can I say)So SimpleI Love you....riapri gli occhi e gli attori sulla tua scena sono cambiati, troppi occhi azzurri sfuggenti intorno,troppe persone su di te ...He breaks, me down, he builds, me upHe fills, my cup, I like, it roughWe fuss, we brawl, we rise, we fallHe comes, in late, but it's, okHe do, I do, he knows, the rulesHe takes care of home, though he's not aloneI'm on, his knee, he keeps, me cleanAnd gives, me things, he makes, me scream...ma per un secondo ti senti parte di quelle vite e dei loro attimi condivisi e ti sembra quasi di esserci dentro, di non essere solo un riflesso sbiadito in quegli occhi lontani...e Jason Walker chiunque lui sia ti dà un motivo in più per crederci....When i saw your face It was like a space It was like a space In my heart was filled In my heart was filled It's like i knew It's like i knew ...la musica si fa spazio nella tua mente affannata nei tuoi pensieri affollati e li mette a tacere...e ti senti davvero meglio soprattutto quando uscendo dalla metro ti sbatte contro la voce di alicia keys che ti ricorda una piccola parte di te...I think I'm jealous of your girlfriend Although she's just a girl that is your friend I think I'm jealous of your girlfriend She shares a special part of you....l'aria gelida di oxford street ti riporta alla realtà e Jael Naim ti mette troppa malinconia ma appena giri l'angolo walking on the sun ti ruba un sorriso e gli occhi della ragazza nera più bella che abbia mai visto ti ignorano fieri e ti fanno sentire di nuovo lontana dal mondo in cui ti trovi ma sorridi perchè ti ritrovi di nuovo negli occhi insistenti di un giovane arabo, abbassi lo sguardo schiva e respiri e ti senti felice...in fondo Bagdad non è mai sembrata così casa come stasera, stasera che è una sera speciale perfetta per scrivere...

venerdì 11 settembre 2009

come sabbia

giro la clessidra e 10 minuti della mia vita cominciano a cadere lenti.granello dopo granello la mia vita scivola nera e si deposita sul fondo.e su quel fondo ci sono io, c'è il mio riflesso.il riflesso del mio viso rigato di lacrime esili e silenziose. vorrei solo chiudere gli occhi un momento. aprirli e ritrovarmi al sole e sentirne il calore. sentire la sabbia morbida sotto i miei piedi nudi. immergerci le mani e lasciarla scappare tra le mie dita ansiose.fissare i fili inconsistenti che si formano nell'aria e non pensare....ma la sabbia è umida per via delle mie stupide lacrime e il sole abbagliante smette di brillare.smette di scaldare.5 minuti della mia vita sono passati e nessun inganno li farà tornare.gli altri 5 scivolano via senza regalarmi nemmeno un secondo, inesorabili cercano il loro fondo. ci sono tante cose che vorrei capire in questi ultimi 5 minuti.tante cose che mi chiedo di me.tante cose a cui non so rispondere.vorrei solo chiudere gli occhi un momento.aprirli e ritrovarmi al sole e sentirne il calore.

lunedì 13 luglio 2009

Demolire

Demolire...vorrei demolire.Le pareti di questa stanza e farmi spazio.Le pareti della mia testa e liberarmi.Il rumore delle vite mischiate fuori dalla mia finestra non lascia che io mi rilassi...il profumo delle onde che morbide ed insistenti bagnano le mie mani affondate nella sabbia cerca di farsi spazio e risale a tratti insieme al respiro...ma è troppo flebile e scompare quando dopo averlo trattenuto un po' ritorno a lasciarlo andare. Demolire....le mura di quest'edificio che mi toglie la vista e non mi lascia vedere il mare.Le fondamenta delle mie paure che non mi lasciano stare. Ci riprovo con quell'odore e per un attimo mi sembra di sentire il sale che brucia sul mio viso e la sabbia umida tra le dita e i pensieri tra un passo e l'altro sulla spiaggia lontana da tutti.Osservo la schiuma che ricama la costa scura e sento l'acqua gelida della sorgente che d'improvviso si infila tra le acque calde del pomeriggio, tra le mie gambe affaticate e mi da i brividi. Poi di nuovo caldo sotto le dita, il caldo delle lettere che spingo sul pc e lasciano tracce della mia memoria riportandomi alla realtà di questo schermo che illumina il mio viso accecandomi per un secondo come se ci fosse davvero ancora il sole su quel mare a toccarmi e ad intiepidire i miei pensieri.Demolire...il blocco nella mia testa e lasciarmi andare. Lo schermo che mi fissa e tornare ad osservare.